Sono tornato fradicio. Il freddo gelido ma ancora gentile di Novembre, per un attimo è riuscito a farmi rabbrividire, è riuscito, per un attimo, a scuotere il mio rientro. Ho assaporato l’idea della passeggiata fin dentro il teatro, con la musica che esplode nei polmoni e i ritmi della terra che muovono il sangue su e giù per il corpo. Ho iniziato ad assaporare il mio ritorno in solitaria già alla fine dello spettacolo, quando tutti hanno iniziato a rumoreggiare, si sono imbottiti con mantelli di cinghiale e sciarpe di lepre.
Sono tornato fradicio perché da non fumatore convinto da alcuni anni ho chiesto una bella sigaretta al mio amico alto e biondo. L’ho amata fino al filtro, ne ho sentito il sapore della prima volta, l’ho usata come medicina antica, ha mosso sensazioni passate. Continua a leggere